Con sentenza n. 14847 / 2008 del 27/02/2008 (depositata il 05/06/2008) la Corte Suprema di Cassazione ha assunto la linea dura sull’accertamento fiscale dei redditi del libero professionista.
Salvo prova contraria (che deve essere comunque circostanziata) tutte le somme versate sul conto bancario, anche se cointestato con il proprio coniuge, si presumono derivanti dall’attività di lavoro autonomo.
Il tutto in virtù della presunzione legale contenuta nella normativa vigente,
Sono compresi i passaggi di denaro prima versato e poi prelevato che il contribuente attribuisce a somme “affidategli in amministrazione”.